Il disorientamento e l’eccessiva fiducia nel prossimo

Quando il disorientamento ti coglie si porta via tanti aspetti della tua personalità, sembra che la modifichi e la plasmi.

Mia mamma improvvisamente aveva un’eccessiva fiducia nel prossimo, aveva perso completamente quella parte di sé che le permetteva di analizzare le situazioni e decidere consapevolmente se quella cosa era da fare o no.

Gli operatori telefonici e porta a porta

Inizialmente furono gli operatori telefonici che la tempestavano di chiamate, io iniziai a rendermene conto quando arrivando a casa mi trovavo le copie cartacee degli stessi, che naturalmente attendevano le copie controfirmate o a volte neanche quelle.
E allora via di corsa a inviare la raccomandata di disdetta per rientrare nei 15 giorni.

La mamma stipulava tra energia, gas e telefono una media di 1 contratto a settimana, a volte anche 2.

Dopo svariati tentativi di spiegarle, tra l’altro senza esito, che non poteva continuare così, trovai come unica soluzione quella di cambiare numero di telefono.

Decisi di disdire il nostro vecchio numero fisso per comprare un nuovo telefono con SIM e numero sconosciuto agli operatori commerciali.
Non vi nego che questo la destabilizzò un po’, un numero nuovo da ricordare, in realtà non lo ricordò mai, se lo appuntò in un’agenda che portava con sé.

In questo modo le nuove stipule di contratto diminuirono, ma non terminarono, c’era anche il problema dei venditori che suonavano alla porta, quelli mi preoccupavano di più.

Con tutto quello che si legge sui giornali di anziani circuiti, queste persone che si fingono agenti dell’azienda “X” e che, con una scusa, convincono l’anziano a farsi aprire la porta di casa e farli entrare.
A volte riuscii a scoprire che mia madre li aveva fatti entrare e qui cominciai a capire che non la potevo più lasciare sola.

La doccia fredda: si faceva raggirare

Il fatto però per me più preoccupante, fu quando scoprii che si era fatta raggirare per un’importo di 200€. Non ero preoccupata tanto per l’importo ma per il raggiro e quello che poteva significare.

Mi madre era una sarta, il suo lavoro si era ridotto oramai all’osso, ma non tutti capivano che la mamma non aveva più le capacità di svolgere questa attività.

Un giorno in cui io non ero in casa, il figlio di un vicino le portò un paio di jeans da accorciare, la mamma pare che lo fece, ma male.
Il ragazzo quindi chiese un rimborso del danno, dicendo a mia madre che quei jeans avevano un valore di 200€. Mia madre, senza appurare l’effettivo valore del capo, glieli diede e io non avrei scoperto nulla se un giorno arrivando a casa non avessi trovato nella buchetta delle lettere 180€ e una lettera:

“vi restituiamo 180€, il valore dei jeans non era di 200€ ma di 20€” firmato dalla famiglia vicina.

Ricordo che salii in casa e chiesi a mia madre che cosa fosse successo, lei mi raccontò, con gli occhi bassi, la storia che vi ho descritto sopra.

In questo caso la fortuna è stata quella di aver incontrato sul cammino una famiglia onesta, che compresa la “marachella” del figlio ha cercato di sistemare le cose.

Quella lettera e quei soldi per me furono un’ennesima doccia fredda, mi chiedevo se altri avessero approfittato di lei, forse sì, in fondo avevo già notato che erano “spariti” dei soldi prima che io mi rendessi conto che ci fosse qualcosa che non andava, nel 2014.

Quel giorno capii che non la potevo più lasciare sola, la decisione fu quella di lasciare il mio lavoro.

 

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