Alzheimer e Alimentazione: disfagia o inappetenza
L’Alzheimer e la demenza si portano via dei nostri cari anche la voglia di mangiare.
Del difficile rapporto di mia madre con il cibo e l’Alzheimer ne ho più volte parlato, ed è stato sempre un rapporto estremamente difficile.
I problemi con il cibo sono infatti iniziati da una forma di bulimia per poi tornare a mangiare normalmente, con estremo appetito e senza rifiutare praticamente alcun cibo. Ma a questa fase ne seguì un’altra e improvvisamente iniziò a sputare il cibo.
Un rifiuto totale del cibo che durò tanto tempo così da dover intervenire, prima con un sondino naso-gastrico che non ebbe successo e ci portò all’inserimento della PEG.
PEG che venne utilizzata per alimentarla per oltre un anno ma poi, con mia gioia, ricominciò a mangiare alimentandosi nuovamente. Presentava alcuni problemi di disfagia, ma comunque mangiava, anche se con una forte predilezione per gli alimenti dolci.
La PEG naturalmente era sempre presente, ma veniva in quel momento utilizzata solo per idratarla, con semplice acqua, visto che invece in questa fase le risultava difficile ingerire i liquidi.
Se volete, qui trovate gli articoli dedicati, l’alimentazione e il difficile rapporto con la PEG
Cosa mangiano le persone con difficoltà a deglutire e inappetenti?
In quei mesi osservai i numerosi tentativi da parte della RA (Coordinatrice di Nucleo), delle OSS e naturalmente anche i miei, nel tentare di farle mangiare più cose.
Piatti di diverse consistenze e gusto, nel tentativo di trovare quell’alimento che le potesse piacere.
Il panino con il formaggio morbido (stracchino o ricotta) era sempre un successo, ma qualche volta accadeva che non fosse di suo gusto. Quindi preferiva quei piatti che si potessero ingerire con facilità e che stimolassero il gusto e, a volte, anche i ricordi.
Intorno a lei, altre persone avevano gli stessi problemi di alimentazione e i tentativi da parte del personale del centro erano sempre gli stessi, numerosi e continuativi, ma per ogni ospite c’era un piatto, quasi sempre, vincente.
I piatti vincenti con le persone inappetenti
I piatti che funzionano meglio sono quelli che racchiudono diversi fattori.
Sono facili da deglutire, stimolano le papille gustative, magari perché dolci o magari perché ricordano quei piatti legati al loro passato, e sono magari anche “attraenti”, perché hanno un colore che li invita a mangiare.
Durante un Natale il personale del Nucleo dov’era ospitata mia madre realizzò, in collaborazione con la nutrizionista del centro, un bellissimo libricino, in cui raccolsero tutte quelle ricette “di successo” con le persone che hanno difficoltà a deglutire o inappetenti.
Ne rimasi così piacevolmente colpita che chiesi alla RA del Nucleo se potessi condividere queste ricette e grazie al suo consenso condivido con voi questi piatti della tradizione e non, ma che potranno stimolare i vostri cari.
Una prima raccolta che con il tempo si è ampliata, grazie ai racconti di altri caregiver e le condivisioni di alcuni di voi.
Tenete sempre presente che le ricette sono indicazioni, naturalmente è importante che coinvolgiate il vostro medico in ogni scelta alimentare.
E se hai trovato quell’alimento o piatto che ha tanto successo con il tuo caro condividilo qui sotto o invia una mail a info@storiedialzheimer.it , pubblicherò la tua ricetta al più presto.